Simonezibbo

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Memento Mori

Memento Mori

“Memento Mori”
Tecnica: Grafite e polvere di grafite su carta
Dimensione: 50×70
Foto: Simone Zibbo (AutoRitratto)
Autore: Simone Zibbo
Anno: 2016

L’opera esprime il timore della morte, la vita vissuta in bilico tra pensieri negativi, ipocondrie e paure rappresentate da un cielo scuro e minaccioso. Il volto del soggetto rappresentato in due fasi: il suo lato più oscuro e tetro, un teschio avvolto dalle tenebre, mentre, ad equilibrare il concetto troviamo un lato ancora “sano” che viene irradiato da un raggio di luce che squarcia il cielo da tutti i suoi cattivi propositi. Un raggio che ha il nome della speranza, che come una spada trafigge il male. La prospettiva è marcata da uno sguardo che guarda dall’alto al basso, in modo tale da accentuare il senso di soggezione che l’opera tenta di infondere nell’osservatore, quella soggezione che solo la morte potrebbe evocare in un uomo.

Insoddisfazione

Insoddisfazione

“Insoddisfazione”

Dimensione: 50×70
Tecnica: Matita su carta e tessuto “mistral”
Anno: 2016
Fotografia: Angelo Mercadante
Modella: Valeria Iuorio

VENDUTO

Completo stravolgimento dell’opera “Vanità”.

La vanità espressa nella spenseriatezza di una giovane donna, e allo stesso tempo nella sensualità celata nel suo sguardo. Tutto questo stravolto da un predominante senso di inappagamento, invidia, nostalgia della gioventù, o forse, semplicemente dall’insoddisfazione dell’artista.

Lo sguardo del tempo

Lo sguardo del tempo.

“Lo sguardo del tempo.”
Tecnica: Matite su carta
Dimensione: 33×48

Lo sguardo del tempo, che corre inesorabile.
Una persona anziana che rimembra i felici ed irreversibili anni della sua infanzia.
I lunghi anni trascorsi tra mille gioie, ma anche sacrifici e dolori che segnano uno sguardo stanco e provato, ma allo stesso tempo soddisfatto di quello che è, e di quel che è stato.

Origini

Origini

“Origini”
Dimensione:35×50
Tecnica: Grafiite su carta
anno: 2015

Campania: terra dei fuochi.
Nell’ illustrazione viene rappresenta dal fumo che si va a diradare verso il nulla, come per perdere il ricordo di questo terribile appellativo.
Le spighe di grano, invece, sono il simbolo della città dell’autore,Battipaglia, che si uniscono a “croce” proprio nel punto geografico dove è situata. Lo sguardo che punta oltre tutto questo è di una figura umana di un fiero cittadino meridionale che emerge dal latte della bufala, altra eccellenza gastronomica campana.

L’opera è stata esposta il 12 luglio 2015 all’Expo di Milano, ha rappresentato la città di Battipaglia e la regione Campania alla fiera mondiale del cibo e dell’alimentazione.

Dissuaso

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Titolo “Dissuaso”
Tecnica: matita e polvere di grafite su carta
Dimensione: 50×70
Anno: 2015

Quest’opera è legata al successo e tutto ciò che ne deriva da esso. Ritraendo Ian Mckellen, celebre divo Hollywoodiano, l’autore evidenzia il passaggio dalla visione umana del soggetto alla sua parte più nascosta. Logorazione dalla fama e dal denaro, dalla fame di celebrità che viene rappresentata come un vero e proprio male, che divora il soggetto dall’interno, fino a diventare “la sua parte più buia”.
Tecnicamente l’autore mette in penombra il lato marcio e consumato del soggetto, come quasi per celare questa parte, che, comunque, resta palesemente visibile.